Evento

Evento a cartellone dal 18/04/2025 al 18/05/2025

CHANGE_RIGENERAZIONE UMANA A BASE NATURALE

‘Change_Rigenerazione umana a base naturale’, personale dell’artista argentino Giuseppe Linardi, è la mostra allestita al Centro Espositivo Comunale dal dal 18 aprile al 18 maggio.

Esposte numerose opere inedite, installazioni e svariati lavori che l’artista realizza grazie alla sua innovativa tecnica di decodificazione dell’immagine.

La mostra, organizzata da Associazione Aruspicina, ACS Art Center e Coop Le Macchine Celibi è curata dal direttore del CEC Alessandro Schiavetti, e vede in esposizione un corpus importante di lavori di Linardi, artista molto noto nel panorama internazionale e già presente in Biennale di Venezia, incentrati sulla tematica del cambiamento.

Giuseppe Linardi nasce a Buenos Aires in Argentina; giovanissimo si trasferisce a Follonica dove vive e lavora nel suo studio. Si diploma all’ Accademia di Belle Arti di Firenze. Il suo percorso artistico si sviluppa in vari periodi, alle prime tele iperrealiste segue una fase che, pur mantenendo la pittura al centro della sua ricerca, sviluppa altri mezzi espressivi: scultura, fotografia, installazione, design. Negli ultimi anni, l’artista, nella piena convinzione che ogni idea vada sviluppata attraverso il mezzo più appropriato, porta avanti diversi progetti, restando volutamente sulla linea di confine tra astrattismo e figurazione. Il suo stile molto noto si avvale di una tecnica personale e unica, quella della decodifica dell’immagine. Ogni lavoro sembra esplodere in milioni di pixel, deframmentando l’opera e rendendo la visione della stessa da parte del fruitore come un’esperienza unica, a tratti ipnotica. Nella tematica affrontata nella mostra ‘Change’, Linardi ci mette di fronte a tante domande. La ripresa dei suoi codici affonda le radici proprio nelle questioni e nelle domande che costantemente l’artista si pone quotidianamente.

Alessandro Schiavetti sottolinea: “Ogni sua opera porta un rigore nelle pennellate impressionante, volte alla precisione e alla rapidità del gesto in un perfetto parallelismo con la società che ci circonda. Quello che Linardi rappresenta in ogni suo lavoro
convoglia l’attenzione dell’osservatore su un centro guida, che è molto di più di un punto di fuga, che poi si sgretola in un’esplosione di frammenti simili ai pixel riportandoci di colpo alle immagini offuscate e banalmente poco nitide degli anni Ottanta, in un retropercorso che però assume sempre più nitidezza mano a mano che l’osservatore mette a fuoco la nuova evoluzione visiva. Si entra cioè a pieno dentro le sue opere, nella sua controversa e affascinante Matrix, tra turbamenti e rifl essioni, spazi
vuoti e riempimenti, e attraverso i suoi ‘codici’ che racchiudono il senso del caos, si tocca con mano l’eleganza e la raffinatezza del suo stupefacente senso pittorico. Le sue opere sembrano dipinte su un monitor di ampie dimensioni. O sembrano prodotte
dalla tecnologia stessa, come se una non troppo futura AI disgregasse volontariamente in milioni di pezzi le nostre certezze, le nostre basi, le cementifi cate vicende della nostra storia passata”.

“Oggi disseziono, scompongo, trasfi guro le immagini che dipingevo in precedenza, quando cercavo di renderle il più possibile veritiere, quasi tangibili. Quel tipo di pittura, così perfetta, ottenuta con modi così maniacali, adesso esplode ed è dilaniata in migliaia di colpi di pennello”.

Così Giuseppe Linardi raccontava la sua tecnica durante la cinquantaseiesima edizione della Biennale di Venezia.

La mostra è aperta dal 18 aprile al 18 maggio dal martedì alla domenica dalle 17:00 alle 20:00 con INGRESSO GRATUITO. La mostra è corredata da un catalogo, e sono previste visite guidate col curatore per le scuole

Cecina Piazza Francesco Domenico Guerrazzi | (Allarga la mappa)