PERCORSI VERDI – Cave di Piero e Sasso di Silvia (n.2)
Il percorso parte da Piazza Giaconi e passando davanti al Municipio si addentra nelle vie, nei vicoli del paese. Salendo una corta gradinata si passa davanti
all’Ecomuseo dell’Alabastro, ex Palazzo Opera “Massimino Carrai”, (Castellina Marittima era il centro principale del l’escavazione dell’alabastro, lavorato
dai maestri di Volterra e famoso in tutto il mondo). Nel Punto Museale, oltre a conoscere tutti gli aspetti della vita del cavatore, il visitatore può avere,
attraverso la documentazione e gli oggetti esposti, una visione più completa della cultura popolare della comunità di Castellina. Davanti al Museo si apre
una terrazza con veduta panoramica su lago di santa Luce, fino al mare.
Proseguendo si arriva sotto al Castello, ubicato nel luogo più eminente, ed adibito a Palazzo Pretorio. Sopra l’ingresso del Castello è situata l’arma Medicea: sei palle sormontate da tre stelle in gonfolina con la scritta “COSM D il die P.AGOS M565”.
Il cammino prosegue e, dopo esser passati davanti alle scuole, si tiene la destra e si inizia a salire per arrivare all’imbocco del sentiero nel bosco. Subito
dopo pochi passi si può notare un primo affioramento di basalti che porta velocemente dopo alcune curve, passando accanto ai resti di una fornace,
nell’ampio piazzale delle Cave di Piero (quota 440 m circa s.l.m. ).
Proseguendo sulla destra entriamo nel bosco e si percorre il sentiero fino a raggiungere un piccolo lembo di lecceta pura.
Il sentiero prosegue scendendo verso il paese, qui il panorama cambia in quanto si esce dal bosco e il percorso si fa più aperto. In prossimità delle prime
case, sulla sinistra troviamo la deviazione per il SASSO DI SILVIA. *
Si scende ancora e, passati di lato alla chiesa, troviamo la Fonte del Leone dove sgorga acqua di sorgente. Da qui in pochi metri si torna al punto di partenza
*ARRAMPICATA AL SASSO DI SILVIA: il sentiero sale seguendo il corso del “botro della fonte del doccio” lungo il quale si possono osservare le caratteristiche sorgenti del vecchio acquedotto. Qui, i pini marittimi frutto dei rimboschimenti del dopo guerra, lasciano il posto al bosco originario. Dopo
alcune centinaia di metri si arriva sotto il SASSO che si intravede tra la vegetazione, l’ultimo breve tratto molto ripido porta ad uno spettacolare punto
panoramico che permette di ammirare boschi sempreverdi, il paese ed il mare sullo sfondo. A pochi metri si trova la “piazza” di una vecchia carbonaia.
1,5 h
2,7
dislivello max
tutto l'anno
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